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Corso di laurea in Biotecnologie

Attività Formative

Tirocinio
A seguito degli eventi pandemici da COVID-19, il numero di studenti che deciso di svolgere tirocini in azienda o comunque fuori Ateneo non è stata elevata. Tuttavia, per i casi disponibili, siamo riusciti a monitorare il grado di soddisfazione delle aziende ospitanti attraverso la somministrazione di un questionario specifico compilato dal Tutor aziendale.
In generale, essi esprimono una valutazione molto positiva riguardo all'impegno, all’interazione fra Tutor e studente, al grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati nel progetto formativo, alla capacità di lavorare in gruppo, all'interesse e alla puntualità, alle conoscenze informatiche. Altrettanto buone è stato il giudizio riguardo al grado di autonomia, al livello culturale e alle conoscenze teoriche per uno studente di laurea triennale. E' molto positivo il giudizio riguardo all'utilità del tirocinio da parte degli studenti, come risulta dalla stesso questionario nella sezione studente. La documentazione è disponibile presso la segreteria didattica di Biotecnologie.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste nella discussione di un elaborato scritto redatto dallo studente su un argomento coerente con gli obiettivi formativi del corso di studio di fronte alla commissione di laurea che valuterà la capacità sviluppata dal candidato nell'affrontare la problematica proposta. In base alla valutazione dell'elaborato, alla sua presentazione e alla relativa discussione, la commissione di laurea assegnerà al candidato il voto di laurea espresso in centodecimi.
Modalità di svolgimento della prova finale
Il lavoro di tesi prevede 75 ore (3 CFU) di attività presso un laboratorio dell'Ateneo o di altra Struttura pubblica o privata, o all'Estero in ambito Erasmus o altro programma di mobilità internazionale cui partecipi l'Ateneo Perugino.
Lo studente richiede autorizzazione allo svolgimento del lavoro di tesi al Presidente del CdS con apposita istanza (modulistica disponibile on-line nel sito Web del CdS). L'attività deve essere svolta sotto la responsabilità di un relatore, nominato dal CdS e individuato tra i propri docenti e, nel caso di attività esterne al CdS, tale relatore affianca quello nominato dalla Struttura ospitante. Lo studente concorda con il relatore il contenuto del lavoro e il laboratorio presso cui esso verrà svolto. Il lavoro di tesi di norma è a carattere sperimentale ma non necessariamente di particolare originalità e può essere scritto anche in lingua Inglese. Ove non regolamentato da apposita convenzione, il lavoro sperimentale svolto dallo studente per preparare la tesi di laurea è da intendersi come attività formativa, i cui costi sono a carico della struttura ospitante che detiene la proprietà intellettuale delle conoscenze e dei risultati.
Alla fine del lavoro di tesi lo studente prepara un elaborato, della dimensione media di 40/80 pagine, che deve essere redatto in relazione al tipo di argomento scelto e al tipo di lavoro svolto.
Di norma deve contenere una introduzione generale, una descrizione degli obiettivi specifici, un'accurata descrizione dei metodi utili a perseguire gli obiettivi e un'accurata analisi della letteratura.
Lo studente, per essere ammesso alla prova finale deve aver acquisito tutti i crediti previsti dal piano di studi per le attività formative diverse dalla prova finale.
La prova finale per il conseguimento della laurea è pubblica e consiste nella presentazione ad una apposita commissione del proprio lavoro di tesi, anche avvalendosi di supporti informatici, audiovisivi, multimediali o altro.
La Commissione per gli esami di laurea è costituita da un minimo di sette e da non più di undici docenti e ricercatori dell'Ateneo, individuati dal Presidente del CdS e nominati con apposito decreto del Rettore.

Per assegnare il voto di laurea, la Commissione somma alla media ponderata dei voti degli esami (ovvero i voti ottenuti nelle attività formative valutate in trentesimi forniti dalla segreteria studenti) convertita in centodecimi la votazione dell'esame di laurea fino ad un massimo di 7 punti, di cui 3 riservati alla valutazione del lavoro di tesi, 1 all'esposizione finale e 3 alla lunghezza del percorso didattico (3 punti per la laurea conseguita entro i quattro anni, 1 se la laurea è conseguita in cinque anni e 0 punti se in un tempo più lungo).
La Commissione può inoltre assegnare fino al massimo di punti 2 per le attività didattiche svolte all'esterno presso strutture pubbliche, e fino al massimo di punti 2 per le attività didattiche svolte all'estero in ambito Erasmus, o in altro programma di mobilità internazionale riconosciuto dall'Ateneo.
Qualora il voto finale raggiunto dal laureando sia quello massimo, la Commissione purché unanime può conferire la lode.
Nel caso in cui la prova abbia raggiunto elevati livelli di eccellenza e di originalità, la Commissione unanime può proporre la dignità di stampa dell'elaborato o la menzione d'onore.